Societa Italia Spiriti


La Società Distillerie Italiane (o più semplicemente Distillerie Italiane come verrà sempre chiamata) ha origine dalla liquidazione di tre aziende: Società Italiana degli Alcools Sessa-Branca di Milano; Ing. L. Parodi-Delfino & C. di Savona, e Ditta Michele Maluta di Padova.Successivamente rileva la distilleria Veneziana di Venezia e la distilleria Nazionale di Milano.

Arriva così a possedere due stabilimenti a Milano, uno a Padova, uno a Savona, uno a Venezia, uno a Pontelagoscuro e uno a Barletta, più sei stabilimenti nelle vicine città di Adria, Bitonto, Ruvo, Corato, Cerignola, Castellamare Adriatico. La produzione di alcool del Gruppo risulta sufficiente in quegli anni all'intero fabbisogno del nostro paese.

Nel 1906 la società possiede uno stabilimento a Milano in via Brembo 35 (Largo Isarco) con acceso anche da via Orobia 2 e un secondo stabilimento a Sesto San Giovanni.

Nei primi anni Trenta questo enorme complesso societario e industriale incorpora la Fabbrica Italiana Romana Lievito, le Distillerie Meridionali, la Miani, le Distillerie Agrarie Piemontesi, le Distillerie di Velletri e le Industrie Laziali. Questa nuova azienda è responsabile del 45% della produzione italiana di alcol e di una gran parte della produzione di lievito e derivati. Si pensi quindi all’importanza di questo complesso industriale.

La fabbricazione dell'alcol è sviluppata in tutti questi stabilimenti delle Distillerie Italiane con criteri moderni, sia per l'adozione dei principali processi di trattamento delle materie prime, che per quanto riguarda la raffinazione del prodotto ed il perfezionamento dei sottoprodotti, importanti nel campo agricolo. Negli stabilimenti di Milano come pure a Savona e Venezia è aggregata una raffineria per la lavorazione degli spiriti di vino e della vinaccia che lavora i prodotti con criteri igienici e speciali procedimenti atti a separare gli olii essenziali, gli alcol superiori e pesanti che stanno nel prodotto originario in modo da immetterli sul mercato o sotto forma di acquavite rettificata o alcool rettificato. In tali stabilimenti si lavorano gli amidacei ricavando, oltre lo spirito, un prezioso sottoprodotto per l'alimentazione del bestiame e molto apprezzato dai nostri allevatori, ricercatissimo all'estero. A Milano, Savona e Venezia, si lavorano da 1000 a 1500 quintali al giorno, ai quali vanno aggiunti 1000 quintali al giorno di melassa di zucchero trattati in quelli di Padova e Pontelagoscuro, e circa 3000 ettolitri di vino, distillati ogni giorno nello stabilimento di Barletta.

Nei primi anni che seguono il termine della Seconda Guerra Mondiale la società Eridania Zuccheri acquista la Società Distillerie Italiane nella quale confluiranno le distillerie già possedute dalla stessa Eridania. La produzione di alcol per liquori di questo nuovo gruppo industriale viene trasferito ad una nuova società: la Società Italia Spiriti, appunto.Nel 1967 le Società Distillerie Italiane /Società Italiana Spiriti vengono definitivamente incorporata nell'Eridania e diverranno una sua divisione.

Dopo la dismissione degli impianti di Milano della S.I.S. - Eridania alla fine degli anni ’90 il complesso degli edifici di via Brembo /via Orobia ha avuto vari utilizzi prima di essere acquisita da Prada che ne ha fatto la sede dell’omonima Fondazione.

Sull’area dell’ex distilleria Società Italiana Spiriti nasce la nuova sede di FONDAZIONE PRADA, un’opera che ha coniugato in modo esemplare nuova architettura e riqualificazione di questo complesso industriale del XX sec. donandogli una nuova identità.

Situato in Largo Isarco, nella zona sud di Milano, il complesso si sviluppa su una superficie totale di 19.000 mq, di cui 12.000 aperti al pubblico e 7.000 tra depositi e aree di servizi: sette edifici esistenti riqualificati e tre nuove strutture che circondano un ampio cortile.

L’intervento, durato 10 anni tra concepimento e realizzazione, dal 2008 al 2018, viene progettato dallo studio OMA dell’architetto Rem Koolhaas.E’ un campus di spazi post-industriali e nuovi caratterizzato dall’alternanza di apertura e intimità, in cui i cortili offrono alla cittadinanza uno spazio pubblico comune. Dialogo costante attraverso l’arte di stili e linguaggi diversiLo stesso Koolhaas, progettista premio Pritzker del 2000, dichiara che questa non è da intendersi come un’opera di conservazione e nemmeno l’ideazione di una nuova architettura: “La Fondazione non è un progetto di conservazione e non è una nuova architettura. Due condizioni che di solito vengono tenute separate qui si confrontano l’una con l’altra in uno stato di interazione permanente che offre un insieme di frammenti che non si coagula in una singola immagine, nè consente a una parte di dominare le altre.

Mecenatismo, intuito, studio e l’idea visionaria di produrre arte con vocazione multidisciplinare grazie alla collaborazione con gli artisti su nuove idee, non solo di arte ma anche di architettura, filosofia, scienza e cinema. Centro di esposizione e aggregatore di tendenze e di interessi dell’arte contemporanea per gli esperti e gli appassionati di tutto il mondo.

La Fondazione Prada è uno di quei posti ideati per ospitare bellezza e regalarne altrettanta al quartiere circostante, riqualificando così una delle periferie a sud di Milano. riprendendo il dialogo con quelle parti della città che rischiavano di rimanere in secondo piano. modificando la struttura e lo skyline di una zona con la sua torre un’altra Torre che “si eleva in cemento bianco strutturale a vista” per 60 metri.