Simmenthal


Pietro Sada (el scior Peder) nasce in provincia di Pavia nel 1855, emigra giovinetto a Milano e, dopo aver lavorato in vari ristoranti milanesi, apre una Tavola calda in via Passerella a due passi da piazza Duomo. Il locale acquista in breve una buona fama, vantando come affezionati clienti molte famiglie della Milano bene che affidano al signor Pietro la preparazione dei banchetti delle loro feste.

Il signor Sada prepara le sue prelibatezze nel laboratorio di Crescenzago, dove risiede con la famiglia; tutte le mattine presto due dei suoi figli, Giuseppe ed Alfonso (detto Gino), partono da Crescenzago con un carretto spinto a mano e portano la merce nel negozio del Grande spirito innovatore, venuto a conoscenza che in Francia si stanno studiando nuove metodologie per la conservazione in scatola degli alimenti ed in particolare della carne, inizia a sperimentare nuove tecniche di conservazione incontrando inizialmente problemi tecnici ed alcune resistenze da parte dei clienti molto tradizionalisti.

Quando i baroni Vonwiller, della omonima banca chiedono di allestire in fretta e senza preavviso un pranzo in onore dei fratelli Gondrand, appena atterrati vicino a Monza dopo un volo sperimentale con l’areostato attraverso le Alpi, El scior Peder, per mancanza di tempo, utilizza per il ricevimento le sue scatole “sperimentali” di pollo in scatola. Inaspettatamente il preparato piacque, i fratelli Gondrand proposero a Pietro Sada il primo consistente contratto.L’evento ha grande risonanza ed il bollito in scatola del signor Sada diventa subito sinonimo di progresso. Nasce così la “società Fratelli Sada”, con alla presidenza Pietro Sada e con i 4 figli Giuseppe, Alberto, Alfonso e Carlo come soci. La struttura artigianale di Crescenzago non è più sufficiente a soddisfare gli ordini ed i Sada aprono un nuovo laboratorio più ampio a Porta Vittoria.

Nel 1911 la società riceve cospicui ordinativi per rifornire le truppe impegnate in Libia nella guerra contro la Turchia e nei Sada si sviluppa l’esigenza di costruire un nuovo e più funzionale impianto che decide di realizzare su un’area di Crescenzago tra via Gherini e via Del Ricordo: il nuovo stabilimento viene inaugurato nel 1915. La produzione industriale aumenta anche grazie alle cospicue forniture militari ed ebbe un notevole incremento durante la 1° guerra mondiale.

Attorno ai primi ‘20 Pietro lascia ai 4 figli il comando dell’azienda ma tra loro sorgono divergenze sulle strategie industriali da adottare. Sicuramente il prodotto risulta gradito dai militari nelle trincee ma nel frattempo la gente vuole dimenticare le ristrettezze della guerra scontando il fatto che i prodotti dei Sada sono ancora venduti con la dicitura “Manzo alla militare”. Inesorabilmente si riducono gli ordinativi militari e le scarse vendite al pubblico non colmano le potenzialità dello stabilimento.

Le divergenze sulle strategie da adottare per risollevare le sorti dello stabilimento portano allo smembramento della società: Giuseppe, il più anziano, si dedica alla produzione di lattine in banda stagnata, costruendo una fabbrica in via Gherini 10 proprio accanto allo stabilimento di carne in scatola dei fratelli, e acquisisce l’Eliseo, il primo cinema di Crescenzago. Nel 1921 Alfonso, che promuove idee innovative in disaccordo con Alberto e Carlo, esce dalla società, fonda la Società Alfonso Sada (che sarebbe poi diventata la Simmenthal) e apre un nuovo stabilimento di produzione a Monza, in via Borgazzi, in zona San Rocco, adattando i capannoni di una segheria in disuso. In breve le moderne idee di Alfonso, in tema di commercializzazione e marketing, riscuotono successo tra il pubblico e dallo stabilimento monzese vengono immessi sul mercato alcuni prodotti in scatola innovativi, quali condimenti, lingua, ravioli, salsicce…

Nel 1923, con l’intenzione di differenziare ulteriormente la sua produzione da quella di Crescenzago, Alfonso Sada (Gino) inventa il nuovo marchio “SIMMENTHAL” dal nome di una famosa razza bovina della valle (Tal) di Simmen in Svizzera. A Crescenzago, nel frattempo, la “fratelli Sada” prosegue la sua tradizionale produzione, stentando ad affermarsi tra il grande pubblico, ma coltiva con particolare attenzione le forniture per il Regio Esercito, tanto che nel 1927 nello stabilimento di Crescenzago vengono prodotte quasi 8 milioni di scatole di bue lessato.

Pietro Sada muore nel 1935 ma i figli proseguono ed ampliano l’attività del fondatore. Cercando di imitare il successo crescente della SIMMENTHAL di Monza anche alla “fratelli Sada” di Crescenzago si decide di cambiare il nome alla società che divenne “SADITAL”.Questa mossa avrà anche strascichi giudiziari perché la Simmenthal trascina la Sadital nelle aule di tribunale, accusandola di aver modificato ad arte il nome per cercare di confondere il consumatore.

I bombardamenti che martoriano Milano nel 1943 colpiscono anche le fabbriche di Crescenzago; la Wander, la Rol Oil ed anche la Sadital subiscono ingenti danni alle strutture. Nel dopoguerra Carlo Sada riapre lo stabilimento di Crescenzago.

La concorrenza si fa più pressante avendo le altre aziende acquisito nel frattempo la tecnologia necessaria ed essendo anch’esse entrate nel business dei cibi conservati. La SADITAL per sostenerei suoi prodotti partecipa per diversi anni alla carovana che precede le tappe allora molto seguite del giro d’Italia. Promuove i suoi prodotti anche attraverso una riuscita campagna pubblicitaria affidata ad un famoso illustratore e pubblicitario italo-francese tra i più famosi del tempo Achille Luciano Mauzan (1883-1952). La campagna ha un discreto successo: il “faccione” che pubblicizza la carne in scatola che campeggia sui manifesti e sulle etichette diventa famoso ed ancora oggi viene citato e studiato nelle scuole di grafica pubblicitaria.

Verso la fine degli anni cinquanta lo stabilimento SADITAL di Crescenzago chiude definitivamente poiché, nonostante gli sforzi in campo pubblicitario, non riesce comunque a conquistare una fetta di mercato sufficiente. La Simmenthal invece continua la sua attività con grande profitto.

Dal 1956 la Simmenthal inizia a sponsorizzare la squadra di basket Pallacanestro Olimpia Milano. Dopo 17 anni di sodalizio e la vittoria di 10 scudetti, due coppe delle coppe e una coppa dei campioni, l'azienda è costretta a lasciare il basket nel 1973 perché ormai il pubblico identifica il nome del marchio più con la squadra milanese che con la carne in scatola.

Dal 1983 al 2012 è di proprietà del colosso statunitense Kraft Foods. Nel 2012 viene acquisita dalla Bolton Alimentari di Milano, facente parte del Bolton Group, ritornando a essere italiana.