Isolabella


1871: Egidio Isolabella crea nei suoi stabilimenti di via Villoresi 13 e corso Colombo 9 un amaro con 18 tipi di erbe, l’Amaro 18 Isolabella. Isolabella ha già avviato la produzione del Mandarinetto dal 1870 e del Vermouth Bianco High Life.

Come in molti altri casi, Isolabella nasce come fabbricante di vermouth, tipologia che ha avuto un gran successo nel ‘800. Successivamente passa a produrre l’amaro che, come la maggioranza dei prodotti dell’epoca, ha origine con connotazioni curative. L'amaro 18 si presenta di colore scuro e con gradazione alcolica del 30% ed è ricavato dall'infusione appunto di 18 tipi di erbe. L’amaro 18 diventa famoso anche grazie al Carosello di Corrado e conosce veri momenti di gloria con pubblicità televisive all’avanguardia, così come accade per il Mandarinetto.

Nel 1871 Egidio Isolabella produce anche il Mandarinetto su scala industriale per la prima volta. Il mandarinetto è il liquore agrumato in voga in questi anni di fine ‘800, è il liquore artigianale casalingo da dessert più diffuso in Calabria e Sicilia, da sempre regioni vocate alla produzione di questo profumato agrume. Il liquore è ottenuto mediante infusione di bucce del mandarino, un agrume di origine cinese, in alcool cerealicolo e successiva distillazione. Il colore classico rosso arancione del prodotto è ottenuto con coloranti alimentari. Partendo da ricette tramandate di madre in figlia e custodite gelosamente, come oggi accade per il limoncello, crea un prodotto completamente diverso, decisamente più elegante ed internazionale. La sua innovazione consiste nella distillazione dell’infuso e nell’eliminazione della frazione oleica della buccia, in linea con la tradizione dei Triple Sec di origine francese. I profumi, con questo passaggio in alambicco risultano maggiormente puliti, intensi e fragranti.Il prodotto è un successo. La sua diffusione è certificata da decine di pubblicità apparse su giornali e periodici dei primi del 900. Negli anni ’20 e ’30 ha il suo picco di popolarità come liquore da fine pasto (come oggi accade per il limoncello) e a supporto della campagna pubblicitaria vengono creati numerosi accessori di marketing appositamente disegnati per fidelizzare barman e consumatori.La campagna pubblicitaria è assolutamente innovativa e gli oggetti prodotti sono tuttora molto ricercati dai collezionisti. Sui manifesti dell’epoca compariva orgogliosamente la scritta “Superiore al Curacao”, a ribadire la sua qualità eccelsa rispetto ai prodotti dei cugini d’Oltralpe e degli olandesi, da cui differisce per la materia prima aromatizzante.

Curiosità: il numero 18 ricorre spesso nella storia Isolabella. La licenza ottenuta per la produzione di vermut è la numero 18, 18 è la prima parte di 1870 l'anno in cui la casa si afferma con il Mandarinetto, l'amaro 18 Isolabella è composto da 18 erbe. Esistono però delle immagini storiche dell’”Amaro 1918″ che potrebbero far pensare alla data storica legata alla fine della grande guerra. L’immagine curativa viene enfatizzata anche dalla presenza dell’infermiera che porge un bicchiere, sottolineato dallo slogan “Per la salute”. L’amaro è presente all’interno della ricetta di un cocktail il “Baby Darling”, vincitore di un concorso nazionale Aibes nel 1966, inventato da Luigi de Martinis, della sezione di Milano, composto da 2 cl di Vermouth rosso, 2 cl di amaro 18, 2 cl di rum invecchiato 5 anni e gocce di Galliano.

Oggi, come lo Zucca e il celebre amaretto DiSaronno, i marchi di Isolabella (Amaro 18, Mandarinetto, Mandarinello, Limoncello, Bitter, Aperitivo, Sambuca) sono prodotti dall’ILLVA di Saronno (VA). Attualmente la proprietà storica produce vini come “Tenuta Isolabella”.