Villaggi-operai e scuole professionali: la visione sociale De Angeli-Frua
De Angeli dimostra grandi doti imprenditoriali e assume ruoli politici di prestigio nella città: diventa prima consigliere comunale di Laveno e Milano, poi senatore; acquista tre carature della società editrice del Corriere della Sera, diventando socio di Benigno Crespi, figlio di un importante industriale cotoniero, e di Giovanni Battista Pirelli e assumendo come direttore del giornale Luigi Albertini.
Oltre allo spirito imprenditoriale, De Angeli manifesta da subito grande sensibilità per i problemi legati all’emergere dell’industria e promuove diverse iniziative sociali, come nel campo della prevenzione degli infortuni sul lavoro e dell’istruzione, e fa costruire, in Corso Vercelli, un grande fabbricato a tre piani, la cosiddetta “Ca Rossa”, con 77 stanze, 33 bagni, 2 refettori, fornita di acqua potabile e illuminazione a gas, ad appannaggio degli operai degli stabilimenti.
Dopo la sua morte, in seguito all’acceso dibattito milanese sulle case operaie e popolari, il 12 luglio 1919 viene costituita la Società Cooperativa per la costruzione di case per gli addetti della Stamperia Ernesto De Angeli di Milano, un villaggio operaio che doveva possedere, come nel disegno voluto dal suo fondatore, eccellenti servizi igienici, luce e acqua corrente, spazi verdi e un sistema fognario autonomo, con la concessione di un diritto di riscatto dell’abitazione al dipendente, dopo trent’anni di servizio in azienda.