Brìoschi


Molti hanno gustato l’effervescenza dei granuli sciolti nell’acqua, quelli "anta", di certo, hanno preso una pastiglia di Kalmine o si sono profumati con l’Acqua di Colonia Jean Marie Farina; parecchi conoscono le marmellate Ligure Lombarda, tanti sanno a cosa serve il Lysoform.La fabbrica in questione è la Achille Brioschi & C.

Achille Antonio Brioschi nasce nel 1860 da una famiglia benestante (il padre ha un servizio di diligenze per il trasporto di merci e persone da Milano a Vienna); a 14 anni, terminata la scuola secondaria, va a lavorare in alcune aziende del ramo chimico-farmaceutico fin quando a vent’anni decide di mettersi in proprio. La prima sede è in via Marcona 11 e nel suo laboratorio, messo in piedi con un investimento minimo, inizia a produrre la magnesia effervescente, derivato dal citrato di magnesio effervescente, molto in voga in quegli anni e proveniente dall'Inghilterra ma  fabbricato anche in Italia da piccole aziende.

Il prodotto, però, incontra ostacoli da parte delle autorità sanitarie che cercano più volte di impedirne la vendita ma la testardaggine del Brioschi è di aiuto per superare questi impedimenti e finalmente ha inizio l’ascesa imprenditoriale della nuova società Achille Brioschi & C. L’esperienza brasiliana di questo prodotto non è delle più felici. In Italia, invece, il prodotto conosce una vasta popolarità grazie anche ai miglioramenti produttivi. Nel 1894 e nel 1897 vengono creati due nuovi poli produttivi, negli Stati Uniti prima e in Svizzera poi (l'Effervescente Brioschi oggi è prodotta da Manetti & Roberts). Un vero successo che comunque non fa dormire sugli allori Brioschi che si «inventa» il lancio sul mercato nazionale di un disinfettante, il Lysoform. Il lisoformio è una soluzione formata da aldeide formica (6-7%) e da sapone potassico (20%), è un liquido giallognolo, spumeggiante, solubile in acqua ed è dotato di eccellenti proprietà disinfettanti, detersive, deodoranti. È usato in soluzione all’1% per irrigazioni, al 2% per uso esterno (iperidrosi), al 3% per la disinfezione di ambienti, ferri chirurgici, biancheria. La formula del Lysoform, inventata dal dottor Groppler nel 1897, viene acquistata dal Brioschi nel 1902 (dalla società tedesca "Lysoform AG"). Brioschi crede in questo prodotto, rifiutato da altre aziende italiane, che ha capacità disinfettanti notevoli per la particolare composizione chimica. Con una seria, insistente e sagace propaganda, diventa il più importante e più famoso prodotto della sua ditta. In questa occasione mostra un'altra qualità: è uno dei primi imprenditori che adottano la moderna tecnica produttiva basata sulla stretta e costante collaborazione fra industriale, scienziato e tecnico. Egli riesce, infatti, a procurarsi il meritato avallo della scienza per l'efficacia del prodotto. Il successo del nuovo disinfettante è strepitoso: grandi prove positive, di enorme presa propagandistica sul grosso pubblico oltre che di influenza sulle autorità, sono le disinfezioni e le deodorizzazioni nei recinti della Fiera di Milano, nell'interno del Duomo durante le celebrazioni per la canonizzazione di S. Carlo e del Teatro alla Scala, delle aree terremotate di Messina e Reggio, dell'area dell'Esposizione di Torino, di città e territori italiani e libici durante varie epidemie (colerica del 1911 e influenzale del 1918). Giusto riconoscimento: la medaglia d’oro di I grado conferita dall'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. (Il Lysoform adesso è prodotto dalla Unilever).

La fabbrica intanto viene trasferita (1909) in un moderno e spazioso fabbricato nel Riparto Gamboloita 98, poco prima dell’odierna piazza Mistral, quella che oggi è via Pietro Gaggia 1, dove vengono introdotte nuove lavorazioni e nuovi prodotti derivati dalla formula del Lysoform: dentifrici, lozioni per capelli e infine un sapone verde disinfettante. A questi si aggiunge nel 1911 il lancio del cachet antinevralgico Kalmine, ideato dal farmacista francese Paul Métadier a Tours nel 1905, prodotto economico e pratico. I suoi componenti sono: Amidopirina (ha proprietà antinfiammatorie e antipiretiche), Fenacetina (scoperta addirittura nel 1887 è un potente analgesico, che viene metabolizzato dal nostro organismo come paracetamolo, principio attivo della tachipirina), chinchina (antifebbrile), guaranà e caffeina.Altri prodotti della ditta sono le polveri per acqua da tavola, estratti di Tamarindo e Cedro, l’Acqua di Colonia Jean Marie Farina, e un antimalarico la Luparina (associazione di chinino e alcaloidi del Lupinus albus). Fra le altre molteplici attività di Achille Brioschi vanno ricordate la costituzione di una fabbrica di marmellate a Voghera (Ligure – Lombarda chiusa negli anni ‘80), l'installazione di una vetreria a Grandate per la confezione dei suoi prodotti, il caffè Mokar (surrogato del caffè prodotto con cereali e leguminose) reclamizzato come bevanda priva di caffeina e adatta per il caffelatte dei bambini. Esempi della modernità di Brioschi sono i regali che accompagnavano le confezioni della ditta, quelli che oggi chiamiamo gadget: figurine dedicate ai servizi postali nel mondo, modellini di auto con le loro scatole, cartoline postali reclamizzanti il Lysoform e gli stemmi delle città d’Italia da raccogliere in un elegante album.

Achille Brioschi viene ricordato anche come un munifico benefattore: finanzia l’Opera Don Orione a Milano, apre un asilo a Grandate a sue spese, contribuisce finanziariamente alla nascita e alla vita di Luce e Ombra, opuscolo settimanale di Scienze, Lettere e Arti, di cui prende la direzione dal luglio 1934 fino al settembre 1939, mese in cui la rivista cessa la sua pubblicazione. Nel 1901, sovvenzionata ancora da Achille Brioschi, Angelo Marzorati fonda la Società di Studi Psichici ed esoterici. Nel 1915 mette a disposizione della Sanità Militare parte degli spazi della propria azienda per adibirli a ospedale militare di riserva.

Achille Brioschi muore a Nervi nel 1942 e la tomba di famiglia, al Monumentale, è arricchita da una statua scolpita da Enrico Butti, lo stesso autore della statua di Verdi in piazza Buonarroti davanti alla Casa di  Riposo per Artisti. Per più di sessant’anni la produzione della ditta si svolge essenzialmente nel settore parafarmaceutico e solo nel 1967 ,a seguito della fusione per incorporazione della Farnova Istituto Biochimico di Novara e della Farmochimica Emiliana, cambia la denominazione in A. Brioschi S.p.A. Istituto Biochimico (la sede viene spostata in via Tommaso Gulli) specializzandosi nella produzione di farmaci. Durante la fase più acuta della crisi economica mondiale dei primi anni '70, l'attività produttiva viene interrotta e la società milanese si limita a gestire gli impianti e gli immobili di proprietà, trasformandosi di fatto in finanziaria. Questa nuova veste viene recepita giuridicamente nel 1975 assumendo la denominazione di Brioschi Finanziaria s.p.a. Nel 1979 Brioschi entra a far parte del Gruppo Cabassi come holding di alcune società immobiliari; dal 1994, nel quadro della ristrutturazione del Gruppo, la quota di maggioranza viene acquisita da Bastogi. Numerose e significative sono le realizzazioni immobiliari del Gruppo Cabassi negli anni ’70 e ’80.In seguito alla crisi del settore immobiliare, Brioschi attraversa un periodo di difficoltà ma nel 1996 viene effettuato un aumento di capitale.

A partire dal 1998, anno che ha visto la ripresa del settore, la società ha avviato grandi progetti immobiliari. Da allora Brioschi Sviluppo Immobiliare attua una strategia di sviluppo di nuove iniziative nel settore del terziario avanzato e di ampliamento del portafoglio immobiliare la cui sede, ora, è in via Piranesi 10.