Birra Italia nasce nel 1906. Tra i soci fondatori c’è da ricordare Pietro Wührer jr.
Il periodo storico, culturale e artistico è quello della "Belle Époque" e quindi in un clima positivo, caratterizzato da grande ottimismo ed entusiasmo e favorevole allo sviluppo.
Il primo stabilimento sorge a Milano in corso Sempione angolo via Arona, vicino al Vigorelli, e produce tre tipi di birra: una chiara, una scura ed una ad alta gradazione, attingendo un'acqua pura, perfetta per la birra, da tre pozzi che si trovavano proprio dentro alla fabbrica. Grazie anche a questa risorsa, il birrificio si afferma in breve tempo, assorbendo negli anni ’30, in successione, la Birra Milano, la Birra Seriate (di proprietà Wunster) e la Birreria Ambrosiana. Nel dopoguerra Birra Italia diventa il ritrovo dei giovani desiderosi di ricominciare a vivere e nelle serate primaverili ed estive in via Arona si balla. Poi arriva il disastro milanese degli anni Cinquanta.
Nel maggio del 1951 un terremoto, originato nel sud del Pavese ma di lieve entità per Milano, che non provoca danni in superficie ma sconvolge il sottosuolo. Quell’acqua così preziosa è diventata dura, sempre meno adatta per fare la birra. I guai si sa, per il principio di Murphy, uno tira l’altro. Sopravvengono poi anche questioni sindacali e cambiamenti societari e, all'inizio degli anni ‘70, si assiste ad una progressiva uscita di Birra Italia dal mercato. Nel 1972, la chiusura dell’azienda. Solo nel 2007 il marchio torna alla ribalta, grazie al suo acquisto da parte di Horecare di Forlì (società controllata dal Gruppo Caviro di Faenza). Con la chiusura poi dello stabilimento Triscele di Messina, la birra viene adesso prodotta da Birra Castello. Attualmente Birra Italia è prodotta a San Giorgio di Nogaro (UD) e Pedavena (BL).